
(seconda parte)
I cereali (che vengono quasi sempre accostati alla parola carboidrato) sono l’argomento più discusso di sempre, con il mio articolo di oggi cercherò innanzitutto di fare una distinzione fra quelli con glutine e quelli senza, per poi dare delle indicazioni su quali preferire, perché e come distribuirli durante la settimana.
Vi lascio quindi il secondo articolo riguardante questo argomento.
Entrerò più nello specifico spiegandovi quali cereali preferire, quante volte alla settimana consumarli e come introdurli nella dieta.
Buona lettura!

Partiamo subito dai cereali contenente glutine e quelli senza, qui di seguito vi lascerò una tabellina per averli ben distinti.
Troverete l’avena in entrambe le tabelle perché è possibile trovarla sia con glutine che senza. le stelline stanno ad indicare la quantità di glutine contenuto nei diversi cereali.
Cereali con glutine | Cereali e pseudo cereali senza glutine |
Orzo ** Farro *** Grano Kamut *** Segale ** Spelta **** Triticale **** Bulgur ** Avena * | Riso Miglio Grano Saraceno Mais Amaranto Quinoa Sorgo Avena |
Ora vi lascerò una serie di domande e risposta.
Meglio mangiare i cereali con glutine o quelli senza?
Partiamo dal presupposto che, in origine, i cereali non contenevano le stesse quantità di glutine che invece contengono oggi: con il passare degli anni, per soddisfare l’elevata richiesta ed incrementare la produzione, sono state modificate le caratteristiche originali della pianta, la sua forma e un po’ anche la quantità di glutine presente al suo interno.
Posso assicurarvi però che attualmente il problema non è né la quantità di glutine contenuta in un piatto di pasta (celiaci e intolleranti esclusi), né le modifiche fatte alla pianta originale, bensì la difficoltà di scelta quando ci troviamo al supermercato e il non saper distribuire nel modo corretto, pane pasta e cereali, durante la giornata e durante la settimana.

Come scegliere pasta farina pane al supermercato?
Prima cosa, non fatevi ingannare mai dal buon prezzo! Sì, è vero, in una famiglia numerosa il costo ridotto di questi prodotti può far brillare gli occhi al supermercato, questo perché la pasta dona un apparente senso di sazietà, è buona con ogni condimento e solitamente mette tutti d’accordo. Anche per questo alimento così tanto utilizzato sarebbe bene scegliere il migliore a livello nutrizionale.
A questo proposito vi consiglio di cominciare ad eliminare per sempre le farine e la pasta bianca o perlomeno diminuirne sempre di più il consumo (meglio poca ma di buona qualità), per integrare al loro posto la farina di tipo 1 e 2 o quelle integrali. Lo stesso vale anche per la pasta ed il pane. Oggi giorno inoltre è possibile trovare mulini o piccole aziende che producono farine antiche, non raffinate, e con un minore quantitativo di glutine al loro interno.
Questi piccoli accorgimenti vi cambieranno già la qualità del nutrimento che apporterete nella vostra alimentazione.

Quanti prodotti a base di cerali e farine introdurre durante la giornata e la settimana?
Come dicevo poco sopra, una delle difficoltà maggiori è anche saper distribuire questi prodotti durante la giornata e poi durante la settimana. Non rendendocene conto spesso ne consumiamo troppi e troppe volte, scegliamo quasi sempre gli stessi cereali privilegiando quelli trasformati, ad esempio prediligiamo la pasta di farro piuttosto che consumarne i chicchi interi, che sono tranquillamente reperibili e acquistabili al supermercato.
Qui di seguito vi lascerò una tabella di come, secondo la mia esperienza, sarebbe bene distribuirli.
Ovviamente la tabella è una guida basilare, che però vi da un’idea generica sulle quantità e su come ripartirle.
Ogni cereale, vero o pseudo che sia, potrà essere sostituito con quello di vostro maggiore gradimento. Ad esempio l’amaranto per sostituire la quinoa; segale al posto del pane integrale sorgo in alternativa al grano saraceno.

Bene cari amici, la veirtà è che le cose da dire sarebbero ancora tantissime e nei prossimi articoli vi prometto di farvele conoscere tutte, per ora però mi fermo qua sperando che l’articolo possa esservi piaciuto e in qualche modo tornarvi utile.