“È la mente stessa che costruisce il corpo”.

(Schiller)

Buongiorno cari lettori come avrete dedotto dal titolo oggi parleremo di una delle mie discipline preferite. Sono certa che fino ad ora hai accostato la parola Pilates ad una ginnastica prettamente femminile e magari non troppo faticosa. Se così fosse, senza dubbio oggi cambierai idea.

Al seguito vi lascio varie informazioni e delucidazioni al riguardo.

Da dove deriva il nome Pilates?

Questa meravigliosa ginnastica deve il suo nome a Joseph Pilates nato a Dusseldorf nel 1883.

La straordinaria nascita del Pilates.

Joseph era solo un bambino malato quando cominciò a capire di voler potenziare il suo corpo attraverso le varie discipline. Pilates studiò e praticò ogni tipo di esercizio che poteva: da esercizi greci e romani sino al body building e al pugilato. Per poi arrivare allo studio di discipline orientali come lo yoga, le arti marziali e la meditazione Zen. Agli inizi della prima guerra mondiale fu internato e additato come nemico tedesco, fu qui che ci fu la vera svolta. Egli usò il suo tempo per iniziare a sviluppare un nuovo approccio all’esercizio fisico e al condizionamento del corpo. Durante il suo internamento, ebbe la possibilità di lavorare come infermiere, questo gli diede la libertà di sperimentare.

Pilates attaccava delle molle ai letti degli ospedali, in modo che i pazienti potessero iniziare a tonificare i muscoli anche quando erano ancora legati al letto. Queste, sembrerà strano, sono le origini della prima macchina per il Pilates, oggi conosciuta come Riformatore Pilates.

Joseph Pilates che testa la sua “macchina”

Finito il suo periodo di internamento Pilates si traferì a New York dove assieme a sua moglie Clara (che conobbe sulla traversata atlantica) aprì il suo primo studio. Il suo nuovo metodo inizialmente da lui chiamato “Controlology” riscosse un grandissimo successo in particolare tra ballerini famosi come Martha Graham e George Balanchine solo dopo questa nuova frontiera del fitness venne conosciuta con il suo cognome.

Jospeph concepì il tutto come una condizione mentale e fisica in cui gli individui potevano lavorare i propri corpi al massimo delle loro potenzialità.

 Nello spiegare il principio egli citava spesso Shiller “È la mente stessa che costruisce il corpo”.

Il pilates può essere praticato da tutti?

Nonostante l’idea comune il pilates non è affatto una ginnastica femminile e non è priva di sforzo o fatica come si tende a pensare.

Può essere praticato da tutti indifferentemente dall’età o dal sesso. Un bravo istruttore riuscirà a tirare fuori il meglio da ogni alunno contribuendo al suo benessere attraverso veri e propri esercizi di rieducazione alla postura e alla respirazione.

A cosa serve praticare il Pilates?

Uno dei principali benefici tratti dal praticare questa ginnastica è senza dubbio il ritrovamento di una migliore postura. Si noterà fin da subito un giovamento nei movimenti che diventeranno molto più fluidi e la muscolatura verrà rafforzata.

Questa meravigliosa disciplina ti aiuterà anche a ritrovare l’equilibrio non solo fisico ma anche della mente cercando di migliorarne la loro sinergia. Per ultimo molti istruttori punteranno anche sulla correzione della respirazione che ad oggi quasi nessuno effettua in modo consapevole e corretto.

Da sempre resta una delle mie pratiche preferite. Non sono mai stata un amante della palestra e di tutti i suoi esercizi, nel prossimo articolo vi parlerò della mia personale esperienza dei benefici che ho riscontrato e delle sensazioni positive che mi lascia ogni singola lezione.

Scritto da:

Anna

Chi sono.

Cari amici e lettori, mi presento: mi chiamo Anna, sono cresciuta nelle verdi colline marchigiane e risiedo a Cesena. Sono amante da sempre del benessere, della natura e appassionata di dolci, cucinati però con ingredienti sani. Nella mia vita non sono mai mancate: una buona tisana, il colore rosa e la musica, che amo tantissimo, così come il canto.
Meravigliosamente nasce per trasmettere a tutti che è importante per la serenità dedicarsi sia al benessere fisico che mentale e che il cibo sano, la natura e l’aria aperta sono le medicine migliori.

Il mio cammino fin qui.

Sin da bambina il primo segno di passione verso il mondo delle cure naturali erano le mie amate tisane, le rifilavo o meglio le rifilo proprio a tutti. Sono certa di aver portato la mia famiglia (e non solo) a non poterne più di tutte quelle erbe. Chi mi conosce bene vedendo una tisana particolare in qualche negozietto o erboristeria è quasi certo che si ricorderà di me. Circa all’età di 20 anni ho cominciato a soffrire di disturbi allo stomaco e ho cominciato a non vivere serenamente il cibo. Sono stata visitata da medici di base e specialisti, di cui molti mi hanno consigliato gastroscopie o visite più specifiche. Ho assunto antibiotici, farmaci , integratori naturali e qualcuno mi ha anche dato una dieta senza però parlarmi mai veramente del cibo e degli effetti benefici o negativi che può avere sul nostro corpo. Mi sono detta che non volevo più ascoltare i pareri di tutti senza ascoltare prima di tutto me stessa . Il medico che più di tutti mi ha appassionata nelle spiegazioni, nella nuova visione del cibo e delle combinazioni è in assoluto il dottor Mozzi, che sostiene che anche il gruppo sanguigno possa centrare con allergie ed intolleranze. Per quanto riguarda me, posso dire che mi informo e mi aggiorno costantemente, senza mai però mettere da parte la mia visione ed il mio pensiero. Certo, ci sono delle regole di base che noi tutti dovremmo seguire per una salute migliore, ma ricordatevi di usare sempre anche il vostro istinto innato che purtroppo per tutti i condizionamenti del mondo attuale abbiamo un po' perso. Tutti noi amiamo le cene in compagnia, il buon vino o assaporare un buon dolce dopo una cena fuori.

Volersi bene non significa di certo rinunciare sempre a tutto ciò!

È importante avere uno stile di vita il più sano possibile in modo che quella cena con amici o quel dolce ogni tanto possa diventare un vero piacere, non un momento di frustrazione. Le medicine possono essere utili in casi di estremo disagio o addirittura salvarvi la vita e andrebbero usate solo in queste circostanze e con estrema cautela. Il vostro corpo se aiutato e sostenuto da voi è in grado di fare tante cose e se gli concedete la possibilità potrebbe davvero sorprendervi.
In ogni ricetta, fotografia o articolo c’è tutta la mia passione e spero di infonderla a tutti.
Vi abbraccio forte.